A cura di Sara Marchetti, neuropsichiatra infantile

 

Sara e il suo futuro. Non poteva accontentarsi di un mestiere perchè accessibile. La strada era scritta nel cuore: essere medico.

 

“È un viaggio per viandanti pazienti, un libro” (A. Baricco)
Davanti ad un libro, come davanti al mondo, siamo tutti uguali e tutti diversi.
Lo leggiamo con il nostro passato che suggerisce silenziosamente come interpretare le parole di quella riga e come immaginarci quelle appena successive.
Sfogliamo poi tutte le pagine guardando al futuro, sospinti dai nostri sogni e progetti per il domani.
Tutto è cominciato alla scuola dell’infanzia o alle elementari, dove per la prima volta mi sono ritrovata con bambini e bambine che giocavano alla pari.
I tanti perché
Niente adulti che coccolavano e proteggevano, sorvolando consapevolmente sulla presenza del corsetto per la schiena sotto il grembiulino di scuola: “Perché hai le scarpe così? Perché si chiamano ortopediche? Perché non fai ginnastica con noi? Perché ti accompagnano per andare in bagno?”
Una cascata di domande a cui era necessario dare una risposta. Per i miei nuovi compagni di avventura e per me stessa innanzitutto: “Sono nata con Spina Bifida, chiaro?”.
Lineare e forse anche semplice…
Certo mi prendono in giro, ma deridono anche quell’altro bambino che piange continuamente perchè vuole la mamma pur appartenendo al gruppo dei “grandi”, o chiamano ‘brutta strega’ quell’altra bambina dai capelli lunghi, neri e arricciati.
Forza bambini, tutti seduti in classe!
Ecco così i primi disegni, i primi bei voti, le note degli insegnanti agli amici più vivaci e le dediche infinite delle amiche sui diari.
Giorno dopo giorno, lezione dopo lezione, quaderno dopo quaderno, fino al termine della scuola dell’obbligo.
E quindi, dove si va?
Si deve scegliere della propria vita: cosa fare da grande?
L’insegnante? La segretaria d’azienda? Una professione legata all’informatica?
La mia strada era già scritta nel cuore
Certo dovevo scegliere all’interno della mia realtà con la Spina Bifida, non potevo certo diventare una ballerina di danza classica o un muratore.
Ma allo stesso tempo non potevo accontentarmi di un mestiere solo per il fatto che sarebbe stato accessibile, comodo o nel complesso poco faticoso. Inutile, forse, il ventaglio di tutte le proposte, perché la mia strada era già scritta nel cuore.
Indossare quel camice bianco, come la mia pediatra, come tutti quei medici che si erano presi cura di me fino a quel giorno, rappresentava per me
lo spendere la vita per qualcosa che veramente desideravo da sempre.
Chiamata a prendermi cura degli altri, attraverso i farmaci e le strumentazioni, ma anche e soprattutto attraverso tutta me stessa.
Semplicemente quella Sara, che sceglieva il liceo scientifico per poi essere ammessa, non senza difficoltà, alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Milano-Bicocca.
Nell’oggi quindi, ancora di fronte ad un libro, con quella fatica di superare gli ultimi esami del sesto anno universitario.
Guardando ad un futuro ancora incerto, per i test per la Scuola di specialità, per il quando e per il dove.
Ma questa è un’opportunità, con o senza Spina Bifida.
Questa forse è l’Opportunità, con la ‘O’ maiuscola.

 

Immagine, Foto di joduma da Pixabay

 

Per saperne di più:

Sito Associazione Spina Bifida Italia: https://www.spinabifidaitalia.it/convegno-nazionale-spina-bifida-2023

Centri Spina Bifida: https://www.spinabifidaitalia.it/centri-spina-bifida

Nuovo Piano Nazionale Malattie Rarehttps://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2023&codLeg=95257&parte=1%20&serie=null

Federazione Internazionale Spina Bifida e Idrocefalo: https://www.ifglobal.org/events/wsbhd23/

Sito tematico Salute del bambino e dell’adolescente

Sezione “Azioni e strategie nei primi 1000 giorni di vita”

Sito tematico Salute della donna – Salute Preconcezionale

Sito Iss

Sito Issalute – scheda Spina Bifida 

 


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