Cittadinanzattiva Emilia Romagna si accinge a elaborare il nuovo Report regionale sulle Politiche della Cronicità in Emilia-Romagna, l’indagine che alla seconda edizione torna a far riflettere sulle necessità dei malati cronici nel nostro territorio.

Come funziona l’indagine

Cittadinanzattiva ha chiesto di compilare a quaranta realtà dell’associazionismo locale un questionario in cui evidenziare le criticità della patologia di cui sono affetti i loro associati e gli aspetti che ancora troppo spesso non sono presi in considerazione dal servizio sanitario nazionale, nel momento in cui si decide di erogare terapie e dispositivi.

A quale scopo

Acquisire “scientificamente” conoscenze funzionali sul mondo della cronicità consente di avere maggiori strumenti a disposizione per orientare le scelte della sanità regionale e l’organizzazione dei suoi servizi, ancora di più alla luce delle novità normative regionali che nei prossimi mesi produrranno significativi cambiamenti in ambito sanitario, sociosanitario e sociale. Il report, giunto alla seconda edizione, vuole anche registrare eventuali miglioramenti nelle politiche sulla cronicità nella nostra regione, a seguito delle criticità emerse dal primo Report e da noi segnalate ai decisori.

Quando verranno presentati i risultati del Report

I risultati del Report sulle Politiche della Cronicità in Emilia Romagna saranno presentati il 21 aprile 2018 in occasione di ExpòSanità, la grande mostra internazionale dedicata ai servizi della sanità e dell’assistenza. In quell’occasione saranno presenti anche i rappresentanti regionali della AUSL e degli enti locali.

Vi piacerebbe dare il vostro contributo?

Rappresentate un’associazione di malati cronici che non è stata coinvolta? Se siete interessati a collaborare, scriveteci una mail a segreteria@cittadinanzattiva-er.it, a cui risponderemo inviandovi il questionario. Grazie alla vostra testimonianza contribuiremo ad arricchire i dati che inquadrano lo “stato dell’arte” sulla cronicità in Emilia-Romagna!

In apertura: foto tratta da Pixabay.com, @geralt


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