di Eugenia Liberato e Walther Orsi

I processi innovativi del Progetto

L’esperienza maturata, attraverso il Progetto Buone Pratiche Sociali, tende a far emergere importanti processi innovativi che riguardano: il potere delle persone e delle comunità, il valore del ruolo dei giovani, le logiche comunicative fra i cittadini e le istituzioni, il senso della co-progettazione con gli attori sociali del territorio, il ruolo stesso di Cittadinanzattiva.

Con quali modalità le buone pratiche sociali promuovono tali processi innovativi?

  • Ribaltano il senso dei paradigmi interpretativi: da bisogni/problemi ad opportunità di miglioramento del benessere personale e della qualità della vita del territorio.
  • Rappresentano l’intelligenza collettiva della comunità.
  • Valorizzano l’invenzione sociale dei giovani e della loro progettualità.
  • Attivano nuove logiche comunicative fra giovani, cittadini, istituzioni ed organizzazioni economiche, non solo centrate sulle scelte della pubblica amministrazione e delle imprese, ma anche sulle proposte ed i contributi forniti dalle persone e dalle comunità.
  • Promuovono una co-progettazione diffusa, in grado di arricchire le politiche pubbliche e di individuare nuovi ambiti imprenditoriali e di lavoro per i giovani.
  • Valorizzano il ruolo di Cittadinanzattiva nel sostenere uno sviluppo equo, solidale e sostenibile.

Cittadinanzattiva Emilia Romagna intende sviluppare ulteriormente il Progetto Buone Pratiche Sociali, attivando un percorso di confronto, condivisione e valutazione, in merito ai processi innovativi individuati, attraverso un coinvolgimento dei principali attori sociali del territorio.

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