Cosa si intende per RAEE?

RAEE
è l’acronimo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, come ad esempio PC, TV, smartphone, frigoriferi, lavatrici, lampade, giocattoli e dispositivi medici elettronici.
Questo tipo di rifiuti è regolamentato in Italia dal decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49 in attuazione della direttiva 2012/19/UE.
La produzione di RAEE è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni a causa della rapida crescita del settore tecnologico in tutto il mondo, per cui molti prodotti diventano rapidamente obsoleti e incrementano la quantità di rifiuti.

Nel 2022, a livello globale, sono stati generati 62 miliardi di kg di rifiuti elettrici ed elettronici (equivalenti a una media di 7,8 kg pro capite all’anno), ma solo il 22,3% di questa massa di rifiuti elettronici è stato raccolto e riciclato in modo rispettoso dell’ambiente.
Anche in Italia i Raee sono numerosi, nel 2023 sono stati raccolte e smaltite correttamente 349.000 tonnellate, ma, per tutelare la sostenibilità ambientale, è necessario incrementare questo dato anche con efficaci campagne di informazione pubblica.
Per ridurre la quantità di RAEE bisogna tentare di riparare le apparecchiature elettriche o elettroniche quando risultano mal funzionanti, e dare nuova vita ai prodotti funzionanti sostituiti da altri più innovativi, per esempio donandoli.
Anche in Italia non mancano iniziative per imparare a riparare o riciclare prodotti elettrici ed elettronici non funzionanti o obsoleti.

Le apparecchiature non utilizzabili NON vanno conferiti nei contenitori del vetro, della plastica o della indifferenziata, perchè:
per non disperdere materiale non biodegradabile e inquinante nell’ambiente
-per differenziare e recuperare i preziosi materiali di cui i Raee sono composti:
rame, ferro, acciaio, alluminio, argento, oro, piombo, mercurio, terre rare (le terre rare sono un gruppo di 17 elementi disponibili in natura, noti per le loro proprietà essenziali alla produzione di tecnologie moderne).
-per riutilizzare i componenti e costruire nuove apparecchiature.

I Raee devono essere conferiti correttamente secondo le modalità previste da ogni singolo Comune, che normalmente distingue la racconta dei
grandi Raee, come lavatrici, condizionatori, frigoriferi, aspirapolveri, per i quali può essere prevista dai Comuni la raccolta gratuita a domicilio
dai piccoli Raee, come cellulari, ferri da stiro, spazzolini e rasoi elettici, sveglie, ventilatori, videogiochi, torce, abat-jour.
Per i piccoli Raee sono previste isole ecologiche dedicate, postazioni itineranti per la raccolta, contenitori collocati presso i centri commerciali  (per maggiori informazioni visionare i siti dei Comuni relativi al conferimento dei Raee)

Il decreto n.49/2014 prevede l’obbligo di ritiro gratuito dei RAEE da parte del negozio di elettrodomestici nel caso di acquisto di un nuovo prodotto equivalente
I distributori, compresi coloro che effettuano le televendite e le vendite elettroniche, hanno l’obbligo 
di informare i consumatori sulla gratuità del ritiro con modalità chiare e di immediata percezione, anche tramite avvisi posti nei locali commerciali con caratteri facilmente leggibili oppure mediante indicazione nel sito internet.
Nel caso di RAEE piccolo – inferiore ai 25 cm- il ritiro da parte del negoziante è obbligato anche se non si acquista nulla in negozi grandi- superiore a 400 mq

Le lampadine esauste dove si buttano?
Si riportano le indicazioni di Hera:
Le lampadine esauste NON vanno mai buttate nella raccolta del vetro, tanto meno nell’indifferenziata.
Solo le lampadine alogene e le lampadine a incandescenza non sono riciclabili; per il loro smaltimento bisogna verificare cosa prevedono i Comuni di appartenenza.
Tutte le altre lampadine, tubi e LED, lampade fluorescenti e a basso consumo, vanno gettate nei cassonetti RAEE presso le aree dedicate.
Le lampade fluorescenti vanno maneggiate con cautela: contengono infatti mercurio, una sostanza pericolosa per uomo e ambiente.

normativa di riferimento

smaltimento lampadine-indicazioni Hera

centro coordinamento Raee

immagine da Pixabay -Famifranquoi


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