È già di qualche tempo fa la notizia che il Garante della Privacy ha sequestrato le banche dati di alcune società che svolgono attività di promozione telefonica tramite call center ed è in corso un percorso giudiziario che potrebbe concludersi a breve.
Sono interessate società che hanno contattato decine di migliaia di persone, probabilmente senza rispettare le regole, e che in gran parte dei casi hanno ottenuto risultati positivi facendo stipulare contratti di servizio alle persone contattate.
Naturalmente la giustizia farà il suo corso e deciderà in merito.
Nell’attesa sorgono una serie di domande alle quali alle quali le associazioni di consumatori si stanno preparando a rispondere. Anche Cittadinanzattiva è tra queste.
Le domande potrebbero essere le seguenti. Ad esempio, cosa potrebbe succedere ai cittadini che hanno stipulato questi contratti? I contratti saranno ancora validi? Dovranno stipularne di nuovi? E se così fosse come comportarsi con quanto dovuto a seguito di un contratto non valido?
E molte altre domande e considerazioni potrebbero scaturire nelle riflessioni conseguenti alla pronuncia del giudice.
Lo sportello consumatori di Cittadinanzattiva Emilia Romagna come anche gli sportelli di Cittadinanzattiva delle altre regioni sono pronti fin da ora a supportare e indirizzare le persone che, loro malgrado, sono incappate in questa situazione.
D’altro canto sarebbe auspicabile che gli avvenimenti attenzionati dalla giustizia non si verifichino più, e che questo sia il punto di partenza per imporre a tutti coloro che svolgono attività di telemarketing comportamenti corretti e regole certe che premiano i virtuosi e penalizzano gli scorretti.
Questa necessaria regolamentazione porterebbe vantaggi inequivocabili a tutti: cittadini e aziende.

Segui #lepilloledicittadinanzattiva

#lepilloledicittadinanzattiva