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La regione Emilia Romagna ha avviato la riorganizzazione del sistema 
emergenza urgenza.

Nell'anno 2023 saranno attivati 30 Centri di Assistenza Urgenza (CAU) 
sul territorio regionale.

I CAU sono "strutture territoriali destinate alla gestione delle urgenze 
sanitarie a bassa complessità clinico-assistenziale che garantiscono, 
oltre alle prestazioni erogate dalla Continuità Assistenziale, 
prestazioni non complesse attualmente erogate nei Punti di Primo Intervento
e nei Pronto Soccorso".

Sei a conoscenza dei CAU?
diccelo compilando il form CAU: Centri di Assistenza Urgenza

A cura di Luca Inglese, referente di area 3 Lombardia e Emilia Romagna

SIIET sostiene la riorganizzazione del sistema di Emergenza Urgenza

La SIIET-Società di Infermieri di Emergenza è a favore della riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza.

La società è rappresentata da personale infermieristico che vive costantemente il disagio attuale dei servizi di emergenza e comprende quello dei cittadini e delle cittadine che utilizzano questi servizi.

La riforma e la sua realizzazione offrirà nuovi e validi strumenti e potenziamenti, affinché il servizio di emergenza preospedaliera regionale possa comunque essere migliorato e offrire una migliore assistenza ai cittadini.

SIIET auspica un miglioramento di tutto l’asset dell’emergenza/urgenza.

SIIET è al fianco anche dei cittadini e delle cittadine informandoli dei cambiamenti che sono in atto.

 

La riorganizzazione del sistema Emergenza Urgenza della Regione Emilia Romagna

Il sistema sanitario nazionale sta vivendo un periodo storico di costante e ingravescente sofferenza: questa sofferenza colpisce tutti settori e sottosettori.

In particolare riguarda il mondo dell’emergenza urgenza visto dal cittadino come la porta d’ingresso, sempre aperta, per rispondere ai loro bisogni.

In Regione Emilia Romagna la difficoltà nel garantire servizi così utili e indispensabili al cittadino, come pronto soccorso e servizi territoriali, ha innescato una “reazione” caratterizzata dal riformare, o meglio trasformare e riorganizzare, il sistema di emergenza urgenza.

Attualmente, l’Emilia Romagna è l’unica regione che ha risposto al bisogno di riformare il sistema di emergenza urgenza, attraverso la legiferazione di una riforma strutturata.

La riforma è stata redatta nella prima metà del 2023.

La finalità è quella di organizzare in un modo diverso ciò che adesso a fatica si riesce a sostenere coinvolgendo i servizi di emergenza preospedaliera 118, di emergenza ospedaliera Pronto Soccorso e di cure primarie territoriali.

Lo scopo è quello di migliorare le risposte degli utenti che afferiscono a questi servizi, integrandoli e facendoli interagire in modo armonico e più performante.

La riforma divide il sistema di emergenza sanitaria, ospedaliera e preospedaliera, da quello di urgenza sanitaria, che riguarda patologie e risposte ai bisogni dei cittadini che non hanno caratteristiche emergenti.

 

I Centri di Accoglienza alle Urgenze – CAU

Da questa riorganizzazione nascono i CAU, Centri di Accoglienza alle Urgenze.

I CAU sono luoghi dove si avrà accoglienza per tutte quelle classi di patologie a bassa complessità clinica e assistenziale che possono essere prese in carico dalla struttura per poi essere risolte completamente in loco o essere indirizzati verso un servizio specialistico, senza passare dalle strutture di emergenza intraospedaliere come i pronto soccorso.

Il progetto per i Cau prevede che le strutture presenti sul territorio emiliano-romagnolo entro il 2023 saranno trenta.

L’utenza interessata è composta da circa il 66% degli ingressi in Pronto Soccorso, caratterizzati da codici di ingresso bianco o verde, riguarda più di 1 milione di utenti/anno (dati 2022).

All’interno del CAU i cittadini troveranno figure mediche come i MMG, i medici di continuità assistenziale (ex guardie mediche) e medici afferenti al servizio di cure primarie, affiancati da personale infermieristico dedicato.

Il personale coinvolto riceverà una formazione specifica in risposta a questo nuovo setting.

Nei CAU, oltre all’erogazione di prestazioni sanitarie, possono essere effettuati esami diagnostici strumentali, di laboratorio e radiologici, oppure un primo e semplice inquadramento clinico del problema manifestato.

 

Il numero europeo armonico 116117

Il processo di trasformazione, che come in tutte le riforme strutturali organizzative ha un periodo importante per la sua completa attuazione, prevede la nascita di questi centri in modo graduale, e parallelamente, la nascita di un numero unico dedicato alla gestione e informazione di risposte a questo tipo di bisogni sanitari: il NEA-Numero Europeo Armonico 116117: un numero unico, accessibile da qualsiasi dispositivo, attivo h24 e aperto sette giorni.

Quando il sistema sarà a pieno regime, il NEA avrà il compito di ascoltare il bisogno dell’utente, comprendere la sua richiesta e di conseguenza indirizzarlo verso il centro più idoneo a rispondere al suo bisogno di salute.

Il NEA e il Servizio di emergenza sanitaria 118 saranno in continua connessione tra loro per indirizzare al meglio le richieste e i fabbisogni dell’utenza.

I centri CAU in sintesi erogheranno una risposta ad un bisogno di pazienti con problemi urgenti a bassa complessità, non emergente, possibilmente risolvibile direttamente in struttura e con il personale sanitario presente.

Le principali prestazioni erogabili all’interno del CAU possono essere:

  • Visita medica
  • Certificazioni
  • Trattamento farmacologico al bisogno
  • Prescrizione di terapia per patologia di nuova insorgenza o terapie croniche
  • Procedure chirurgiche minori (suture, medicazioni)
  • Prestazioni che richiedono un servizio di primo soccorso
  • Prelievo per indagini di laboratorio (attraverso la tecnologia POCT)
  • Osservazione post – trattamento
  • Attivazione di percorsi di approfondimento diagnostico

Le maggiori difficoltà che il cittadino riscontrerà avverranno sicuramente nei primi periodi di nascita di questa nuova riorganizzazione.  Questo disagio accadrà, soprattutto, nel periodo dove non sarà ancora presente il servizio NEA 116117.

Ogni AUSL promuoverà e informerà la popolazione locale su come procedere, con l’appoggio e il supporto dei servizi afferenti al CAU, in affiancamento ai servizi di emergenza e di medicina generale (medico curante).

 

Come utilizzare i CAU e per quali situazioni cliniche

Il cittadino potrà presentarsi direttamente in questi centri e laddove si accerterà un bisogno non risolvibile al CAU il paziente verrà indirizzato al servizio di emergenza Pronto Soccorso.

In linea di massima, le principali situazioni cliniche che orientano l’utente all’ingresso in un CAU sono le seguenti:

  • Alterazione dei parametri pressori
  • Alterazione dei parametri glicemici
  • Cefalea ed emicrania
  • Coliche renali
  • Congiuntivite
  • Contrattura muscolare
  • Corpo estraneo congiuntivale
  • Corpo estraneo orecchio esterno
  • Corpo estraneo oculare
  • Diarrea acuta non ematica
  • Disturbi del visus
  • Dolore addominale
  • Dolori articolari di origine non traumatica
  • Dolore oculare
  • Ecchimosi periorbitale senza disturbi della funzione visiva
  • Emorragia sottocongiuntivale
  • Epistassi
  • Febbre/Iperpiressia
  • Infezione del tratto urinario inferiore/difficoltà alla minzione
  • Irritazione da lenti a contatto
  • Lombalgia (solo deambulanti)
  • Medicazioni e rimozione punti (turisti/studenti fuori sede no MMG o PLS)
  • Nausea e/o vomito ripetuto
  • Occhio rosso con secrezioni
  • Odontalgia
  • Ostruzione/sostituzione di catetere vescicale
  • Otalgia/tappo di cerume
  • Otite esterna
  • Piccole ferite, traumi lievi senza impotenza funzionale
  • Problemi post estrazione dentaria
  • Prurito, arrossamento/tumefazione della cute e annessi cutanei
  • Punture di insetto/pesce/morso di animale
  • Torcicollo
  • Tosse/congestione/sintomatologia vie aeree superiori
  • Ustioni minori/solari

 

L’accettazione

Per quanto riguarda l’accettazione nei CAU, non ci sarà un servizio di triage (https://it.wikipedia.org/wiki/Triage)  come avviene nei pronto soccorso.

Nei primi tempi in cui non c’è il servizio telefonico NEA 116117 che ha lo scopo di “organizzare gli accessi” con dei veri e propri appuntamenti, l’accesso avverrà direttamente.

L’accoglienza dell’utente è sempre garantita dal personale sanitario o di supporto presente in struttura.

L’accesso a tali strutture è consentito solo ad un’utenza deambulante, quindi non saranno consentiti ingressi nei CAU da parte di ambulanze.

Parallelamente alla nascita dei CAU sarà attivo un servizio potenziato di assistenza e cura dei pazienti a domicilio definito come UCA – Unità di Continuità Assistenziale.

L’UCA è composto da professionisti sanitari che con l’ausilio della tecnologia della telemedicina applicata, potranno svolgere attività di teleconsulto con specialisti in integrazione con il servizio di medicina generale (MMG e PLS).

 

Per approfondire:

SIIET: https://www.siiet.org/

Riorganizzazione del servizio emergenza urgenza e non a chi rivolgersi in Emilia Romagna: https://www.cittadinanzattiva-er.it/riorganizzazione-del-servizio-emergenza-urgenza-e-non-a-chi-rivolgersi-in-emilia-romagna/

In Emilia Romagna i primi 30 centri di assistenza e urgenza-CAU: https://www.cittadinanzattiva-er.it/in-emilia-romagna-i-primi-30-centri-di-assistenza-e-urgenza-cau/

A Budrio e Vergato sono stati inaugurati i primi CAU dell’AUSL di Bologna: https://www.cittadinanzattiva-er.it/a-budrio-e-vergato-sono-stati-innaugurati-i-primi-cau-dellausl-di-bologna/

Emergenza Urgenza R. E. R.: https://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps/sanita/emergenza-urgenza 

DGR 1206/2023: Linee di indirizzo alle aziende sanitarie per la riorganizzazione della rete dell’emergenza urgenza in Emilia-Romagna – prima fase attuativa – anno 2023 (5.15 MB)

dove_icon.png TROVA IL CAU PIÙ VICINO A TE

118 E.R.: https://www.118er.it/organizzazione#:~:text=La%20richiesta%20di%20soccorso%20pu%C3%B2,il%20gettone%20o%20la%20carta

 

 

 


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