Come richiesto da Cittadinanzattiva, si è costituito in regione un gruppo di lavoro per capire come rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso alla vaccinazione contro l’Herpes Zoster.
L’incontro di lavoro è stato molto lungo e ha permesso di sviscerare a fondo i problemi che non ostacolano una facile fruizione di questo vaccino che viene attualmente somministrato solo ad 1/4 delle persone aventi diritto. 
Partendo dal presupposto che molto ancora si deve fare per diffondere questa vaccinazione in modo che si riesca a far vaccinare il più alto numero di più persone possibile e che questo vogliamo farlo insieme, è nata l’idea di mantenere un contatto permanente in modo da poterci confrontare periodicamente per capire se le azioni che metteremo in atto producono i risultati sperati oppure c’è bisogno di aggiustamenti progressivi per arrivare al risultato sperato.
 
I dati del Report hanno indotto ad una serie di riflessioni che abbiamo sviscerato nell’incontro preliminare del quale vi ho già aggiornato, le quali hanno già prodotto risultati concreti.
1. E’ stata aggiornata la pagina della regione in cui si descrive il vaccino e si spiega come accedere, l’onerosità economica dello stesso e le fascie di gratuità [https://salute.regione.emilia-romagna.it/sanita-pubblica/vaccinazioni/le-principali-malattie-prevenibili-con-vaccinazione/herpes-zoster]. Se dovessimo accorgerci che l’informazione non è abbastanza chiara e c’è bisogno di ulteriori modifiche lo segnaliamo alla regione e loro procedono.
Anche altri impegni sono stati presi per facilitare questo percorso:
2. Su questa falsariga tutte le AUSL dovranno aggiornare la loro pagina informativa. Nei prossimi giorni sarà inviata una lettera dal dottor Cintori a tutti i responsabili in modo che adeguino i siti, espongano chiaramente queste informazioni nei centri vaccinali e obblighino il personale che dà informazioni telefoniche agli utenti di seguire questa pagina del sito regionale. Si chiederà anche di prevedere modalità di prenotazione semplici, non solo on line. L’obiettivo è quello di creare percorsi omogenei su tutto il territorio regionale.
3. Sarà inviata anche una lettera ai medici di medicina generale per indurli a sollecitare le persone affette dalle patologie croniche stabilite nell’elenco a vaccinarsi.
4. Sull’esempio di quanto già succede in alcuni ospedali della regione, per le persone fragili, si potrebbe proporre di attuare la buona pratica in base alla quale gli specialisti inviano direttamente al centro vaccinale la persona malata che rientra nelle categorie di esenzione.
5. La regione è intenzionata a fare, insieme a Cittadinanzattiva, un opuscolo oppure un piccolo depliant informativo da poter scaricare dai siti web della regione e delle AUSL, ma soprattutto da diffondere presso gli ambulatori dei medici, le case della comunità, le farmacie, i centri di aggregazione di persone anziane, gli ospedali, ecc.
Ci è stato chiesto di approfondire i dati del report facendo l’analisi provincia per provincia in modo di avere chiare quali sono le maggiori criticità segnalate sulla falsariga di quanto fatto per gli Urp. Stiamo procedendo a valutare se si possono ottenere informazioni utili, almeno per le province che hanno una numerosità significativa.

Segui #lepilloledicittadinanzattiva

#lepilloledicittadinanzattiva