Cristina Campagnoli, AIAS – Associazione Italiana Assistenza Spastici, Bologna
“Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare”. Rudolf Nureyev.
Laboratorio di danza, momento di benessere per ragazzi disabili e loro caregiver
Tutti dovrebbero avere la possibilità di danzare, anche chi ha una disabilità, perché “liberare” il proprio corpo, in qualunque condizione sia, regala gioia e benessere.
Così come condividere l’esperienza di partecipare al laboratorio di danza o dedicare tempo per sè è per il caregiver un momento di benessere.
Attraverso la danza le persone disabili hanno la possibilità di costruire una nuova immagine di sé, ed una nuova immagine della carrozzina non più vista solo come mezzo di trasporto bensì anche come mezzo di emancipazione e di socializzazione.
Familiari e figli in scena è un momento di pura allegria contagiosa e il pubblico incantato partecipa allo spettacolo.
La nascita del progetto
L’attività di cura, per un caregiver, spesso occupa molto tempo, togliendolo allo svolgimento di attività che possano offrire svago, restituire leggerezza e costruire bei ricordi.
Quando nel 2011 la coreografa Simona Santonastaso decide di dedicare lo spettacolo della sua compagnia, KAIROSdanza, ad AIAS iniziò un percorso nuovo per tutti.
In quell’occasione, viene portata sul palco una ragazza disabile, che dona dei fiori ai danzatori in segno di grande riconoscenza per quel gesto.
L’insegnante rimane colpita a tal punto da proporre all’Associazione di realizzare un laboratorio dedicato alle persone disabili.
Da questa proposta, nel 2012 nasce il laboratorio di danza al quale partecipano, con cadenza mensile, alcuni ragazzi in carrozzina; nello stesso anno, all’interno dello spettacolo della Compagnia, c’è anche la loro prima apparizione sul palco.
La sua evoluzione
L’entusiasmo dei ragazzi, le grandi emozioni dei loro genitori e di tutto il pubblico danno il “la” alla proposta di far diventare il laboratorio da mensile a settimanale. I giovani, infatti, ogni settimana non vedono l’ora di partecipare e di ritrovare i compagni e i ballerini della Compagnia, insieme ai volontari, ai tirocinanti universitari qualche genitore, che li supportano e li accompagnano i ragazzi durante l’attività.
Il laboratorio dona una grande felicità ai partecipanti, felicità che loro riportano a casa ogni settimana, rendendo i loro genitori contenti di aver finalmente trovato un’attività dedicata a loro, insieme ai loro pari e con tanta interazione di rapporti umani.
Negli anni successivi anziché lasciare i genitori fuori dall’aula ad attendere i propri figli, AIAS propone loro di fare un percorso teatrale.
Il timore di non essere in grado, la paura del “non l’ho mai fatto” e la rara possibilità di fare qualcosa per sé fanno sì che ad iniziare siano davvero pochi.
Uno spettacolo di tutti…
Ma ad ogni incontro il loro entusiasmo sprona altri genitori, che si lasciano prendere per mano ed iniziano a partecipare. Da qui a realizzare lo spettacolo annuale finale, con genitori e figli insieme, è tutta una prova, anche per i genitori. Provare e riprovare, portarsi a casa il copione da studiare e dedicare tempo e idee per trovare gli abiti adatti alla loro parte rende il laboratorio un momento molto ricco di socialità ed integrazione tra i genitori-attori, di sostegno reciproco e di scoperta di capacità nascoste mai provate prima.
Alla fine del primo spettacolo di genitori e figli in teatro, ricordo che una mamma ha detto “non avrei mai pensato di poter fare una cosa così bella insieme a mio figlio…”.
I caregiver faticano a trovare il tempo per fare delle cose belle insieme ai loro figli, visto che il tempo è per lo più finalizzato alla cura, al proprio lavoro, alla famiglia, e spesso niente altro.
… e per tutti
Da esterna e co-ideatrice di questo percorso, che dura ormai da undici anni, posso dire che ogni incontro non è mai uguale agli altri. Posso affermare che, pur facendo fatica per aiutare i ragazzi, ogni martedì torno a casa contenta per essere riuscita ad offrire altri momenti di condivisione e benessere ai partecipanti, con i loro pari e con volontari, tirocinanti e scout. Posso gioire per aver offerto ai caregiver di prendere un piccolo intervallo di tempo per sé, per provare emozioni insieme, con un unico obiettivo condiviso tra tutti: arrivare in teatro e dimostrare a chi verrà a vederci quanto è bello stare insieme e realizzare cose belle.
Anche quest’anno si va in scena
Dopo mesi di lavoro anche quest’anno saremo in scena. Genitori, ragazzi disabili, studenti, volontari, danzatori di KAIROSdanza, presenteranno il nuovo lavoro il 12 giugno 2023 ore 20.30 presso la Sala Centofiori in via Gorky 16; quest’anno anche il nostro gruppo celebrerà il 140° anniversario dalla pubblicazione de Le Avventure di Pinocchio – Storia di un burattino di Carlo Collodi.
Per approfondire
AIAS, Bologna ONLUS: https://www.aiasbo.it/
AIAS, Bologna – Menti viaggianti, spettacolo di danza: https://www.aiasbo.it/menti-viaggianti-spettacolo-danza/
e-care@home, aiutare i caregiver: https://www.aiasbo.it/e-carehome-aiutare-i-caregivers/
Il progetto RAMPE: https://www.aiasbo.it/progetto-rampe-negozi-bolognesi-piu-accessibili/
Mi(s)carico sostegno ai caregiver: https://www.aiasbo.it/progetto-mi-scarico-sostegno-ai-caregiver/
Cittadinanzattiva Emilia Romagna, Articoli Caregiver:
Carta delle priorità: https://www.cittadinanzattiva-er.it/carta-delle-priorita-del-caregiver/
Caregiver: https://www.cittadinanzattiva-er.it/category/caregiver/