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La regione Emilia Romagna ha avviato la riorganizzazione del sistema 
emergenza urgenza.

Nell'anno 2023 saranno attivati 30 Centri di Assistenza Urgenza (CAU) 
sul territorio regionale.

I CAU sono "strutture territoriali destinate alla gestione delle urgenze 
sanitarie a bassa complessità clinico-assistenziale che garantiscono, 
oltre alle prestazioni erogate dalla Continuità Assistenziale, 
prestazioni non complesse attualmente erogate nei Punti di Primo Intervento
e nei Pronto Soccorso".

Sei a conoscenza dei CAU?
diccelo compilando il form CAU: Centri di Assistenza Urgenza
Sono operativi i CAU di Budrio e Vergato 

Dopo l’inagurazione della struttura di Budrio, diventa operativo anche il Centro di Assistenza e Urgenza-CAU di Vergato.

L’obiettivo, come sottolinea il direttore generale dell’Ausl di Bologna Paolo Bordon, è quello di snellire gli accessi al pronto soccorso, dotando gli Ospedali locali di CAU che possano gestirne il flusso, specialmente per i casi non gravi.

I CAU, infatti, sono pensati per la gestione dei codici bianchi e verdi, che ad oggi rappresentano circa il 70% degli accessi al pronto soccorso.

Inoltre, i CAU rafforzano la presenza sanitaria sui territori, saranno attivi sette giorni su sette e ventiquattro ore su ventiquattro.

A Bologna e nel territorio metropolitano, i CAU saranno quattro: oltre a Budrio e Vergato ci saranno i CAU di Casalecchio di Reno e della Casa della comunità al quartiere Navile.

Le prestazioni vanno dalla visita medica, alle certificazioni, al trattamento farmacologico, alla prescrizione di terapia, alle procedure chirurgiche minori (suture e medicazioni).

Le persone avranno un primo contatto con l’infermiere a cui seguirà la visita medica.

Se ritenuti necessari, eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’elettrocardiogramma, la radiografia ed esami di laboratorio.

Il medico del CAU potrà poi valutare di prescrivere prestazioni specialistiche a completamento diagnostico.

In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento dovrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al CAU.

L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito presso il CAU verrà reso disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino.

 

Servizi gratuiti e ticket

La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita avrà un ticket del costo di 20 euro.

Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket.

 

I primi dati

E’ stato monitorato il periodo compreso tra il 1^ e il 13 novembre a Budrio.

Il CAU di Budrio nel periodo del monitoraggio ha accolto 491 persone.

Di queste, 78, pari al 16%, sono state trasferite al Pronto soccorso per la presa in carico; nell’81% dei casi (399 persone) i pazienti, dopo le cure prestate, sono stati invitati a proseguire il percorso con il proprio medico curante.

Il restante 3%, pari a 14 persone, ha preferito allontanarsi prima di ricevere le cure. Il tempo medio di attesa (dall’accettazione alla dimissione) è stato di un’ora e 35 minuti.

Quasi tutte le persone si sono recate al CAU spontaneamente (il 98%), solo 4 sono state indirizzate qui dalla guardia medica, mentre altre 6 sono arrivate su consiglio di medici di medicina generale o pediatri e una su consiglio di uno specialista.

Il 58% degli accessi ha coinvolto persone comprese nella fascia di età 18-64 anni, il 16% quella 65-74 anni, il 19% i pazienti con 75 anni o più.

Il restante 7% degli accessi ha coinvolto minori.

Riguardo l’ora di arrivo dei pazienti, la maggior parte degli accessi sono avvenuti di giorno (il 44% tra le 8 e le 14, il 40% tra le 14 e le 20).

Il 10% si è recato al CAU in serata tra le 20 e le 24, solo il 6% ha avuto la necessità del servizio tra la mezzanotte e le 8 del mattino.

La forte vocazione territoriale dei CAU è confermata dal fatto che il 58% delle persone arrivate sono residenti nel distretto sociosanitario di riferimento, cioè Pianura Est.

Un altro 13% proviene da Bologna, l’11% dal distretto Savena-Idice, il 9% da Imola, il 3% da alti distretti bolognesi e il restante 6% da altre province o regioni.

Le principali cause per cui le persone si sono recate al CAU sono legate a traumi multipli, lesioni o dolori agli arti superiori e inferiori, dolori addominali, febbre, lombalgia, cefalea o emicrania.

 

I dati del periodo compreso tra l’8 e il 13 novembre a Vergato

Il CAU di Vergato nel periodo del monitoraggio ha accolto 99 persone.

Di queste, 11 sono state trasferite al Pronto soccorso per la presa in carico; le restanti 88, dopo le cure prestate, sono state invitate a proseguire il percorso con il proprio medico curante.

Il tempo medio di attesa è stato di un’ora e 52 minuti.

Quasi tutti si sono recati al CAU spontaneamente (il 97%).

Solo due persone sono state indirizzate qui dal medico di medicina generale.

Ad una persona è stato consigliato di recarsi al CAU dopo che questa si era presentata in un Pronto soccorso, dove probabilmente l’attesa sarebbe stata più lunga.

La forte vocazione territoriale del CAU di Vergato è confermata dal fatto che il 77% delle persone arrivate sono residenti nel distretto sociosanitario di riferimento, cioè l’Appennino bolognese.

Un altro 12% proviene dal vicino distretto Reno, Lavino e Samoggia, mentre il 5% dei pazienti risulta residente a Bologna. Infine, il 6% proviene da altre province o regioni.

Le principali patologie per cui le persone si sono recate al CAU sono legate a dolori o lesioni agli arti superiori e inferiori o a traumi.

Il 63% degli accessi ha coinvolto persone comprese nella fascia di età 18-64 anni, il 15% quella 65-74 anni, il 15% i pazienti con 75 anni o più. Il restante 7% degli accessi ha coinvolto minori.

Riguardo l’ora di arrivo dei pazienti, la maggior parte degli accessi sono avvenuti di giorno (il 46% tra le 8 e le 14, il 42% tra le 14 e le 20).

Il 5% si è recato al CAU in serata tra le 20 e le 24, appena il 6% infine ha avuto la necessità del servizio tra la mezzanotte e le 8 del mattino.

(I dati sono tratti dall’articolo di Carmine Caputo – sito Sanità Regione Emilia Romagna ultimo aggiornamento il 15 novembre 2023).

 

Per approfondire:

Emergenza Urgenza R. E. R.: https://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps/sanita/emergenza-urgenza 

DGR 1206/2023: Linee di indirizzo alle aziende sanitarie per la riorganizzazione della rete dell’emergenza urgenza in Emilia-Romagna – prima fase attuativa – anno 2023 (5.15 MB)

dove_icon.png TROVA IL CAU PIÙ VICINO A TE

118 E.R.: https://www.118er.it/organizzazione#:~:text=La%20richiesta%20di%20soccorso%20pu%C3%B2,il%20gettone%20o%20la%20carta

Riorganizzazione del servizio emergenza urgenza e non a chi rivolgersi in E. R.: https://www.cittadinanzattiva-er.it/riorganizzazione-del-servizio-emergenza-urgenza-e-non-a-chi-rivolgersi-in-emilia-romagna/

In Emilia Romagna i primi 30 centri di assistenza e urgenza-CAU : https://www.cittadinanzattiva-er.it/in-emilia-romagna-i-primi-30-centri-di-assistenza-e-urgenza-cau/


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