Non ci sarà il bonus da 600 euro per i caregiver nel Decreto rilancio

Cittadinanzattiva Emilia Romagna che sostiene da tempo i singoli caregiver e caldeggia politiche fattive a loro favore, è amareggiata da questa decisione e  invita il ministro dell’Economia e della Finanza Roberto Gualtieri ad rintrodurre il bonus caregiver nel Decreto Rilancio.

Il bonus caregiver nel Decreto rilancio

Il bonus da 600 euro era stato inserito nel Decreto rilancio che lo avrebbe introdotto per i mesi di aprile e maggio 2020 è stato infatti cancellato dai relatori della commissione bilancio della Camera che hanno preso in esame il pacchetto di modifiche proposte.

L’emendamento è uno dei 18 (su 40) che sono usciti dal pacchetto dopo la “sforbiciata” dei relatori in commissione Bilancio della Camera.

Si trattava di una modifica proposta al Decreto rilancio. Se approvato, il bonus di 600 euro per i caregiver sarebbe stato erogato per i mesi di aprile e maggio 2020, quelli coperti dal decreto. Anche il bonus caregiver sarebbe stato gestito attraverso l’Inps.

Un bonus che, nelle intenzioni, nasceva per “dare sollievo alle famiglie maggiormente esposte a rischio di impoverimento a causa della presenza di componenti con disabilità”, come scritto nella relazione. Lo stesso testo precisava che sarebbe stato anche compatibile con il reddito di emergenza e il reddito di cittadinanza.

Lettera al ministro dell’economia e della Finanza

Nei giorni scorsi il Gruppo Caregiver Familiari Comma 255 si è rivolto direttamente al ministro dell’Economia e della Finanza Roberto Gualtieri con una lettera (disponibile integralmente a questo link), che ha raccolto rapidamente, attraverso un semplice passaparola in whatsapp, quasi duemila sottoscrizioni, da parte di caregiver di tutto il Paese.
«Vi chiediamo – spiega Sofia Donato, portavoce di Caregiver Familiari Comma 255 – di prevedere il Bonus Caregiver Familiari, come annunciato dagli organi d’informazione la scorsa settimana. Sarebbe infatti un segno tangibile per uscire dall’indifferenza e dal dimenticatoio in cui da sempre vivono i caregiver familiari, un indennizzo all’aggravio del lavoro di cura svolto in questi quattro mesi di emergenza in cui sono stati chiusi tutti i servizi alla persona con disabilità, un modo per dare dignità a persone che da sempre vivono nell’ombra».

«Questo Bonus – aggiunge ancora la Portavoce del Gruppo – sarebbe altresì una prova tangibile di essere riconosciuti senza ulteriori rimandi a una legge che è ferma in Senato da due legislature e non riesce a trovare una formulazione corretta per la definizione della figura del caregiver familiare, per il riconoscimento di un indennizzo e di tutele idonee a dare dignità a queste persone che con infinito amore, ma a prezzo della propria individualità, si prendono cura di congiunti con disabilità conviventi, sostituendosi alle carenze dello Stato». (S.B.)

I Motivi?

I motivi? Niente di ufficiale, ma con tutta probabilità hanno a che fare con i costi. L’operazione, secondo le prime stime, avrebbe avuto un costo di 75 milioni di euro. Il Decreto rilancio è atteso in aula, a partire proprio dalla Camera, tra il 2 e il 3 luglio.

Covid-19 e Caregiver

Ricordiamo infine i giorni trascorsi in quarantena da parte dei caregiver, una sintesi di come l’hanno trascorsa è: “abbiamo stretto i denti” racconta una caregiver scrivendo alla Campagna di Cittadinanzattiva Emilia Romagna#HODIRITTOA..

Centri diurni chiusi, colf o badanti che hanno interrotto il lavoro, visite ed esami sospesi, rapporti con i MMG più difficoltosi, assistenza domiciliare carente e madri/padri che hanno dovuto supplire anche i servizi educativi. Per non parlare infine delle preoccupazioni, ansie, timori per i propri assistiti.

In questo momento è importante sostenere anche  Il disegno di legge 1461 presentato in Senato nell’agosto 2019 che ha accorpato le precedenti proposte di legge ampliandole e introducendo alcuni elementi nuovi.

 

Foto di Rossana Di Renzo

 


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