L’aumento progressivo della sopravvivenza media e della speranza di vita nelle popolazioni dei paesi industrializzati ha comportato anche un aumento nella prevalenza e nella incidenza delle malattie cronico-degenerative quali le malattie cardiovascolari causate dall’arteriosclerosi, le malattie neurodegenerative, ad esempio demenza e Parkinson.

Le malattie cronico-degenerative, quali la demenza non sono di semplice diagnosi e richiedono terapie altrettanto complesse e prolungate nel tempo. Fortunatamente recenti progressi nei campi della genomica, della proteomica e dell’informatica applicata alla medicina stanno portando alla scoperta di nuovi marcatori biologici associati a queste malattie.

Le cause della demenza degenerativa sono state discusse per molti anni e il dibattito ha visto fasi alterne e per molti anni l’ipotesi che la sostanza amiloide che si ritrova nel cervello dei malati fosse anche la causa della malattia ha dominato il campo.

Negli ultimi dieci anni però si sono fatte strada ipotesi alternative sostenute anche dal fatto che tutti i trial terapeutici con farmaci anti-amiloide sono regolarmente falliti dal punto di vista clinico.

Otto anni fa grazie alle ricerche portate avanti all’Università di Bologna e in collaborazione con altre istituzioni scientifiche italiane e internazionali avanzammo l’ipotesi che alcuni agenti infettivi appartenenti alla famiglia dei virus erpetici potessero essere una delle cause della progressione clinica della malattia (Licastro et al. 2011 e 2014).

Da allora la ricerca ha fatto strada e negli ultimi anni sono stati pubblicati numerosi articoli su prestigiose riviste internazionali che hanno confermato l’ipotesi dell’infezione virale associata alla neuro-degenerazione cerebrale nella demenza.  Sarebbe forse troppo noioso riportare tutti gli articoli sull’argomento, per cui mi permetto di citare solo i più importanti scusandomi con gli autori non citati a causa della brevità di questo articolo.

Il gruppo di piacentini e Grassi riportavano nel 2015 che l’infezione virale da Herpes virus -1 induce una disfunzione sinaptica in neuroni coltivati in provetta e attivava la produzione di beta amiloide. Questo lavoro scientifico confermava e ampliava precedenti osservazioni del gruppo di Itzhaki in Inghilterra pubblicati anni prima e successivamente riconfermate.

L’ipotesi infettiva come causa della demenza di tipo Alzheimer è stata ampiamente discussa positivamente in una revisione critica del 2017 da Sochocka e collaboratori che suggerivano altri agenti infettivi oltre ai virus erpetici come possibili agenti causativi.

L’anno successivo una rassegna di Harris e Harris confermava l’importanza dell’infezione cronica da Herpes virus -1 nella malattia demenza di tipo Alzheimer.

Anche l’herpes zoster oftalmico può essere causa di demenza, suggerivano autori asiatici (Ming-Chieh Tsai e collaboratori, 2017). Quindi si amplia la platea dei virus Erpetici comprendendo numerosi membri della famiglia e confermando i nostri risultati del 2014 (Carbone e collaboratori).

Qualche anno dopo Readhead e collaboratori (2018) confermavano con uno studio molto complesso pubblicato su Neuron che il virus Herpes simplex-1 era associato in modo causativo alla demenza di tipo Alzheimer.

Un altro articolo su Neuron confermava l’importanza dell virus Herpes simplex nell’induzione della produzione di sostanza amiloide in neuroni umani (Eimer e collaboratori 2018).

Successivamente, Moir e collaboratori (2018) pubblicavano una revisione critica indicando l’infezione erpetica come causa e la sostanza amiloide come difesa cerebrale contro l’infezione. Nello stesso anno un articolo di autori della repubblica di Taiwan da uno studio nazionale indicavano che i soggetti che avevano ricevuto una terapia anti-erpetica risultavano protetti dal rischio di demenza (Nian-Sheng Tzeng e collaboratori 2018).

Questo studio è stato poi oggetto di un editoriale sulla rivista Journal of Alzheimer Disease data la rilevanza cinica dei risultati dallo studio di Taiwan (Itzhaki 2018).

Infine, uno studio molto complesso confermava ed ampliava con metodiche molto sofisticate che l’infezione da virus erpetici è causativa della demenza di tipo Alzheimer (Costa Sa e collaboratori, 2019) con i meccanismi da noi ipotizzati nel 2011 e 2014 presso l’Università di Bologna.

Conclusioni

Da quanto fin qui esposto si deduce che esiste un forte razionale che supporta l’idea che le infezioni virali erpetiche sono uno dei fattori ambientali infettivi causativi della neuro-degenerazione che induce la demenza di tipo Alzheimer.

Che fare quindi? E’ di assoluta urgenza sollecitare l’attenzione delle autorità sanitarie sull’argomento e individuare gli strumenti più idonei per avviare la terapia antivirale nei pazienti con nuova diagnosi di Alzheimer nella speranza di poter interrompere un percorso di sofferenza personale, familiare e sociale e di restituire anni vitali ai pazienti.

Ci impegniamo come CittadinanzaAttiva a promuovere su tutti i tavoli possibili la verifica e l’applicazione di possibili nuove terapie per la demenza di tipo Alzheimer.

Bibliografia essenziale:

Licastro F, Carbone I, Ianni M, Porcellini E. Gene signature in Alzheimer’s disease and environmental factors: the virus chronicle.  J Alzheimers Dis .27(4):809-17, 2011.

Licastro F, Carbone I, Raschi E, Porcellini E. The 21st century epidemic: infections as inductors of neuro-degeneration associated with Alzheimer’s Disease. Immun Ageing. Dec 5;11(1):22, 2014.

Carbone I, Lazzarotto T, Ianni M, Porcellini E, Forti P, Masliah E, Gabrielli L, Licastro F. Herpes virus in Alzheimer’s disease: relation to progression of the disease. Neurobiol Aging. 2014 Jan;35(1):122-9.

Itzhaki RF, Lathe R, Balin BJ, Ball MJ, Bearer EL, Braak H, Bullido MJ, Carter C, Clerici M, Cosby SL, Del Tredici K, Field H, Fulop T, Grassi C, Griffin WS, Haas J, Hudson AP, Kamer AR, Kell DB, Licastro F, Letenneur L, Lövheim H, Mancuso R, Miklossy J, Otth C, Palamara AT, Perry G, Preston C, Pretorius E, Strandberg T, Tabet N, Taylor-Robinson SD, Whittum-Hudson JA Microbes and Alzheimer’s Disease. J Alzheimers Dis.;51(4):979-84, 2016.

Roberto Piacentini, Domenica Donatella Li Puma, Cristian Ripoli1, Maria Elena Marcocci, Giovanna De Chiara, Enrico Garaci, Anna Teresa Palamara and Claudio Grassi. Herpes Simplex Virus type-1 infection induces synaptic dysfunction in cultured cortical neurons via GSK-3 activation and intraneuronal amyloid-β protein accumulation. Nature Scientific Report 5: 15444, 2015.

Marta Sochocka, Katarzyna Zwolińska and Jerzy Leszek. The Infectious Etiology of Alzheimer’s Disease. Current Neuropharmacology. 2017, 15: 996-1009.

Steven A. Harris and Elizabeth A. Harris. Molecular Mechanisms for Herpes Simplex Virus Type 1 Pathogenesis in Alzheimer’s Disease. Front Aging Neurosci.; 10: 48, 2018.

Ming-Chieh Tsai, Wan-Ling Cheng, Jau-Jiuan Sheu, Chung-Chien Huang, Ben-Chang Shia, Li-Ting Kao, Herng-Ching Lin. Increased risk of dementia following herpeszoster ophthalmicus. PLOS ONE https://doi.org/10.1371/journal.pone.0188490 November 22, 2017.

Ben Readhead, Jean-Vianney Haure-Mirande, Cory C. Funk, Michelle E. Ehrlich, Sam Gandy, Joel T. Dudley. Multiscale Analysis of Independent Alzheimer’s Cohorts Finds Disruption of Molecular, Genetic, and Clinical Networks by Human Herpesvirus.  Neuron 99: 1-19, July 11, 2018.

William A. Eimer, Deepak Kumar Vijaya Kumar, Nanda Kumar Navalpur Shanmugam, Xandra O. Breakefield, Rudolph E. Tanzi, Robert D. Moir. Alzheimer’s Disease-Associated b-Amyloid Is Rapidly Seeded by Herpesviridae to Protect against Brain Infection. Neuron 99, 56–63, July 11, 2018.

Robert D. Moir, Richard Lathe, Rudolph E. Tanzi.  Theoretical Article: The antimicrobial protection hypothesis of Alzheimer’s disease. Alzheimer’s & Dementia  x: 1-13, 2018.

Nian-Sheng Tzeng, Chi-Hsiang Chung, Fu-Huang Lin, Chien-Ping Chiang, Chin-Bin Yeh, San-Yuan Huang, Ru-Band Lu,  Hsin-An Chang, Yu-Chen Kao, Hui-Wen Yeh, Wei-Shan Chiang, Yu-Ching Chou, Chang-Huei Tsao, Yung-Fu Wu & Wu-Chien Chien. Anti-herpetic Medications and Reduced Risk of Dementia in Patientswith Herpes Simplex Virus Infections—a Nationwide, Population-Based Cohort Study in Taiwan. Neurotherapeutics 15:417–429, 2018.

Ruth F. Itzhaki, and Richard Lathec, Herpes Viruses and Senile Dementia: First Population Evidence for a Causal Link. Journal of Alzheimer’s Disease 20: x–xx, 2018.

Ana Caroline Costa Sa, Heather Madsen & James R. Brown. Shared Molecular Signatures Across Neurodegenerative Diseases and Herpes Virus Infections Highlights Potential Mechanisms for Maladaptive Innate Immune Responses. Nature Scientific Reports.   9:8795 2019. https://doi.org/10.1038/s41598-019-45129-8.

In apertura: foto tratta da Pixabay.com, @PublicDomainPictures


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