Lettera aperta di Franco Malagrinò segretario di Cittadinanzattiva Emilia Romagna all’assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti sulla possibilità di accesso ai Nuovi Anticoagulanti Orali

 

 

 

Gentile Assessore Lusenti,

Cittadinanzattiva Emilia Romagna condivide il documento regionale di indirizzo sul ruolo dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) che ha avviato dal 2013 la valutazione e la riorganizzazione della gestione della terapia anticoagulante orale e che si prefigge di ottimizzare questi trattamenti in base ai principi di appropriatezza prescrittiva e di equità di accesso alle cure.
Le segnalazioni dei cittadini nel corso del 2014 e la lettura dei documenti pubblicati indicano che l’accesso ai nuovi anticoagulanti orali per i cittadini resta ancora un percorso ad ostacoli. Per tale motivo Cittadinanzattiva ne sta monitorando attentamente i percorsi e le modalità di accesso da parte dei cittadini.
La classe farmacologica dei NAO può creare migliori condizioni di cura (per la loro maggiore efficacia e maggiore sicurezza) rispetto ai farmaci di vecchia generazione, riducendo il rischio di sanguinamento, soprattutto cerebrale. Possono essere assunti, inoltre, a dose fissa e non necessitano di monitoraggio (controlli costanti dei parametri di coagulazione del sangue, adeguamento del dosaggio, ecc.) con un impatto notevole anche sulla qualità della vita delle persone. Hanno infine minore probabilità di interagire con cibi e altri farmaci.
Nel documento regionale di indirizzo sul ruolo dei nuovi anticoagulanti orali, si stima una prevalenza di circa 60.000 pazienti con Fibrillazione Atriale Non Valvolare in Regione Emilia Romagna. Sulla base delle indicazioni contenute nel documento stesso, si prevedeva di raggiungere un obiettivo pari al 20% di prescrizioni con anticoagulanti orali di nuova generazione, pari a circa 12.000 – 13.000 pazienti. I dati regionali a giugno 2014 evidenziano, però, solo 5.000 pazienti in trattamento con i NAO, una cifra davvero modesta rispetto al trend atteso.
Ulteriore elemento di criticità che è stato rilevato è la mancanza di equità di accesso a queste nuove terapie per i cittadini appartenenti alle diverse ASL dell’Emilia Romagna. Infatti, all’interno della stessa regione si evidenzia, a parità di numero di abitanti e di incidenza di ictus, una notevole variabilità nell’utilizzo dei NAO. In particolare, Modena, Parma e Imola risultano essere le realtà con il minore utilizzo di NAO per abitante (fino a 6 volte minore rispetto a quello di altre ASL).
Esistono infine difficoltà relative ai tempi di compilazione del piano terapeutico informatizzato che non agevola il lavoro delle figure professionali incaricate.
Alla luce di quanto descritto, affinché tutti cittadini della regione Emilia Romagna possano aver accesso a queste terapie, indipendentemente dalla provincia di residenza ed affinché possa esser loro riconosciuto il diritto ad accedere a cure più innovative che -se pur in presenza di un incremento della spesa farmaceutica- consentirebbero un risparmio complessivo delle risorse sanitarie- Cittadinanzattiva chiede alla regione Emilia Romagna di dare immediata attuazione al documento regionale di indirizzo sul ruolo dei nuovi anticoagulanti orali e di attivare in ogni ASL dei percorsi omogenei di presa in carico e di follow-up.

Franco Sisto Malagrinò

Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia Romagna


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