Invalidità e Inps: le verità dei numeri – Una ricerca di Cittadinanzattiva

Tempi lunghissimi d’attesa per il riconoscimento dell’invalidità; riduzione arbitraria dei requisiti per l’assegnazione delle indennità (pensioni di invalidità e accompagnamento); procedure e iter burocratici sempre più complessi, che paiono finalizzati unicamente al contenimento massimo della spesa sociale.
E’ questo il quadro che emerge da una recente ricerca realizzata da CittadinanzAttiva nell’ambito della Campagna “Sono un Vip – Very Invalid People”, promossa dall’associazione per opporsi ai disagi derivanti dalle nuove procedure per il riconoscimento delle minorazioni civili, contenute nelle ultime Leggi e direttive dell’Inps.

Dalla ricerca emerge infatti come le nuove procedure informatizzate di riconoscimento delle minorazioni civili (introdotte nel 2010) abbiano prodotto una contrazione delle richieste, probabilmente imputabile all’aumento dei costi di presentazione della domanda, alla necessità per molti cittadini di ricorrere a soggetti terzi (ad esempio patronati, associazioni di categoria,…) ed all’allungamento ulteriore dei tempi di erogazione delle indennità.
Un ulteriore aspetto critico è rappresentato dai Piani straordinari di verifica delle invalidità civili precedentemente concesse. “I dati ufficiali – si legge nella ricerca – dichiarano che i casi di non conferme per il 2010 si attestano al 10%: quindi 1 su 10 e non 1 su 4 come affermato dal Presidente dell’Inps Mastrapasqua. Ne consegue, che i risparmi per le casse dello Stato, derivanti da tali programmi di verifica non sono così ingenti, come invece molti soggetti istituzionali ipotizzavano”.
Le stime parlano infatti di circa 70 milioni di euro, pari cioè all’1% della spesa complessiva per l’invalidità. Una cifra che si fa ancora più esigua se si rapporta “ad alcune spese che lo stesso Istituto ha dovuto sostenere per permettere lo svolgimento degli programmi straordinari di verifica”.

Sulla base di questi dati CittadinanzAttiva chiede dunque che i Ministri riferiscano in parlamento sulle criticità riscontrate e che il Parlamento avvii una formale indagine conoscitiva sulle attuali procedure di riconoscimento delle minorazioni civili. L’associazione chiede inoltre che vengano ripristinati i precedenti criteri per il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento. Infine propone di dare il via a un tavolo di confronto permanente con le associazioni di tutela dei diritti delle persone con disabilità.


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