Di granchio blu, vongole a rischio estinzione, di idee per salvarle dal killer dei mari arrivato dalle coste americane si è parlato nell’incontro dibattito nella Sala Aceti, Manifattura dei Marinati.

Sono intervenuti esperti del settore e tanti cittadini che hanno vissuto, per professione, nell’ambiente vallivo.

Al tavolo dei relatori Francesco Paesanti, biologo e tecnico della venericoltura, Roberto Gelli presidente di un’associazione culturale ambientale che sta sperimentando ai fini della certificazione il progetto di recupero del capuleto, il guscio del granchio. Ha moderato il professor Giovanni Gelli, presidente della Consulta popolare e coordinatore di Cittadinanzattiva provinciale. Durante l’incontro è intervenuto il presidente della cooperativa Esperia di Goro, Mauro Gianella, rappresentante dei pescatori a strascico della marineria di Goro e di Portogaribaldi.

Al termine dell’incontro, a filo conduttore l’emergenza granchio blu, sono emerse proposte concrete.

Nell’immediato, ridurre la pressione del gran granchio blu sugli allevamenti di vongole pescando il maggior numero di esemplari femmine così da azzerare la riproduzione.

Nel medio periodo inserire predatori di granchi blu come le tartarughe di mare e contemporaneamente contrastare l’ingresso del granchio crocifisso.

Ultima, ma non meno importante, attività trasformare la corazza in una risorsa utilizzabile dall’industria farmaceutica.


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