“Sono ignorato. Il mio corpo, gli oggetti intorno a me, il contesto: tutti scrutati. Ma il mio volto? Ignorato. Eppure, io esisto. Voglio essere ascoltato, compreso. Desidero essere me stesso, con le sfide e i trionfi, le paure e le speranze, i sogni e gli amori che mi appartengono. Voglio che il mio sguardo incontri il loro, perché lì risiede la mia anima. E la mia anima non conosce differenze.”
Dopo la prima ad Exposanità a Bologna ad aprile 2024 e una prima replica a San Nicola Arcella a settembre 2024, torna a Bologna la performance teatrale che racconta un modo nuovo di percepire la disabilità.
Un’esperienza unica che combina un potente monologo teatrale con musica elettronica sperimentale. Qui, ogni sguardo racconta una storia.
Non è solo teatro ma un invito a guardare oltre le apparenze e a scoprire l’anima che si cela dietro ogni volto. Le differenze? Non sono ostacoli ma colori che danno vita al nostro mondo.
“Guardiamoci negli occhi” è un monologo che riflette sulla realtà della disabilità, abbracciando tutte le sue sfaccettature. Il filo conduttore è il desiderio di comunicare sguardi senza barriere, fisiche o mentali. L’obiettivo è sensibilizzare il pubblico affinché comprenda la disabilità come parte integrante dell’esperienza umana, non come un ostacolo. Il monologo invita alla riflessione sulla disabilità come una sfumatura della vita che può arricchire anziché impoverire, stimolare anziché scoraggiare. “Guardiamoci negli occhi” vuole promuovere un cambiamento nel modo di percepire la disabilità.
“Guardiamoci negli occhi” è un’idea nata dall’incontro di Cosimo Gentile e Anna Baldini che si sono interrogati sulla possibilità di raccontare la disabilità eliminando le barriere e gli stereotipi facendo ricorso al linguaggio universale dell’arte. Ne è derivato un format che si è realizzato grazie alla collaborazione tra Cittadinanzattiva Emilia Romagna che ha promosso l’idea, il Conservatorio di Musica G. B. Martini, la Scuola di Doppiaggio Professione Doppiaggio e Cittadinanzattiva APS che hanno accettato di essere partner, e la rivista Vita come media partner.
Un monologo scritto a partire dai racconti di persone che la disabilità la vivono quotidianamente, recitato da un giovane allievo della Scuola di Doppiaggio Professione Doppiaggio, accompagnato dalla musica di giovani artisti del Conservatorio G.B. Martini di Bologna, sarà al centro di uno spazio in cui gli artisti racconteranno di protagonisti che questo sguardo diverso lo hanno già da tempo e che lavorano per diffondere un modo nuovo di percepire la disabilità.
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