L.R. 16/04- Incontro 4 novembre 2013-10-31-Aggiornamento Delibera Regionale 1017/2009
Cittadinanzattiva Emilia Romagna, Rete Consumatori, nell’incontro tenutasi in Regione il 4 novembre scorso, contesta l’Aggiornamento della Delibera Regionale 1017/2009.
In merito alla modifica della delibera regionale rubricata “Requisiti e standard strutturali per l’esercizio delle strutture ricettive alberghiere e delle relative specificazioni tipologiche aggiuntive”, applicativa della L.R. 16/2004 e, in particolare, alla modifica del paragrafo titolato “Deroghe per casi particolari alle dimensioni dei servizi igienici”, dopo attenta disamina della normativa regionale in questione e della bozza della Delibera, Cittadinanzattiva intende svolgere le seguenti osservazioni.
La deroga in peius degli standard dimensionali dei servizi igienici delle strutture alberghiere, nella bozza della Delibera viene motivata da tre constatazioni:
- nella costiera romagnola le strutture recettive sono ubicate tutte sul lungomare e non nei centri storici;
- gli albergatori sono disincentivati ad effettuare migliorie dal fatto che in caso di problemi tecnici nella realizzazione delle opere non possano chiedere il passaggio alla qualifica superiore;
- nella costiera romagnola la particolare posizione geografica e lo spopolamento invernale producono la necessità di una continua revisione edilizia per evitare il degrado ambientale.
Le motivazioni sopra sinteticamente riportate non possono che essere pienamente condivisibili, se non fosse che nel bilanciamento di interessi tra Professionisti (Albergatori) e Consumatori (parte debole del rapporto contrattuale) risultano essere lesi quelli di questi ultimi.
La riduzione di standard dimensionali e, di conseguenza, qualitativi delle strutture recettive, con la finalità implicita di permettere ai proprietari e ai gestori delle stesse di ottenere un aumento di classificazione pur non salvaguardando standard minimi di qualità dei servizi offerti, porta con se conseguenze inaccettabili a solo ed esclusivo danno del fruitore della struttura alberghiera.
- Il consumatore, infatti, è costretto a subire comunque un incremento ingiustificato dei costi del servizio, dovuto all’aumento della classificazione;
- la diminuzione del prezzo di un percentuale almeno pari al 10% non da al cliente nessun vantaggio economico, atteso che vi è un aumento del costo dovuto alla acquisizione di un miglioramento classificatorio della struttura alberghiera;
- di conseguenza, a fronte di un costo per il consumatore che non è di certo più conveniente, si abbassa altresì la qualità del servizio offerto;
- il provvedimento sembra essere, quindi, vantaggioso solo ed esclusivamente per il professionista e non per il consumatore.
Cittadinanzattiva non ha potuto fare a meno di evidenziare le questioni sopra esposte e di mostrare il suo pieno disappunto, motivandolo col fatto che la modifica alla delibera regionale sembra inficiare il diritto del consumatore a godere di quantomeno accettabili standard di qualità nei servizi offerti dagli albergatori.