di Federico Licastro

Con il tempo a disposizione e la reclusione in casa vi offro una serie di riflessioni su quello che è successo e su ciò che accade a causa della pandemia e su come si uscirà dalla situazione attuale.
Tutto comincia con un virusChe cosa è un virus.  I virologi e i biologi ci dicono che un virus è la più piccola entità vivente.  Infatti, è capace di replicarsi e di propagarsi più o meno estesamente.  Ma non è una entità vitale autonoma; per sopravvivere e replicarsi deve necessariamente parassitare una cellula più complessa.
Il virus è così semplice; infatti, è costituito da un involucro esterno che racchiude un acido nucleico, a volte un RNA altre un DNA.  Quindi per replicarsi e sopravvivere deve necessariamente entrare in una cellula completa e usare tutti i meccanismi che trova nella cellula infettata per replicarsi, formare nuove particelle virali, uccidere la cellula infettata, uscire e infettare altre cellule e così via.
A volte basta un battere e conosciamo tanti virus che infettano e si replicano nei batteri; li abbiamo chiamati batteriofagi.  Spesso questi virus uccidono i batteri dopo averli infettati e in alcuni casi ci rendono un servizio eliminando batteri dannosi o pericolosi per noi esseri umani.
I virus però, come ben sappiamo, non si limitano a infettare i batteri, ma sono capaci di infettare moltissime cellule di organismi più o meno complessi fino ad arrivare a infettare le cellule degli animali superiori, compresi i mammiferi e quindi anche l’essere umano.
Ogni specie animale ha i suoi virus, a volte ospiti silenti altre volte ospiti occasionali e dannosi.  Nel nostro organismo ospitiamo tantissimi virus, alcuni fra i nostri virus sono purtroppo capaci di farci ammalare e in alcuni casi di ucciderci
Tutto questo però lo abbiamo imparato da un po’ di tempo. Già dalla fine del 1700 Jenner studiò e mise a punto un vaccino contro il vaiolo.  Una malattia che all’epoca causava epidemie con un gran numero di morti.  Tuttavia, chi sopravviveva ad una ondata di infezione non si ammalava a quella successiva. Era cioè diventato immune, o libero dalla malattia.
Quindi, Jenner inventò un trucco usando agenti del vaiolo dei bovini molto meno pericolosi per l’essere umano, per immunizzare uomini e donne.  Questi non si ammalavano più di vaiolo umano e non morivano durante le epidemie causate dal virus.  Poiché, la sostanza immunizzante era stata ottenuta da mucche vaccine, la nuova pratica medica innovativa quanto rivoluzionaria, prese il nome di vaccinazione.
Oggi sappiamo che esistono moltissimi virus capaci di infettare gli esseri umani, alcuni possono causare anche malattie gravi e a volte mortali.  Negli ultimi cento anni sono stati sviluppati molti vaccini contro agenti virali.
Pensiamo ad esempio al vaccino contro il virus della poliomielite. Un’arma così efficace che da alcuni anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha potuto dichiarare scomparsa questa malattia dai paesi occidentali.
Stiamo però imparando che i virus specie specifici, cioè che risiedono in una data specie animale, a volte mutano e possono infettare specie animali diverse dall’ospite abituale.
Oggi siamo confinati a casa per un virus chiamato Coronavirus o Covid 19 che probabilmente ha fatto proprio un salto di specie ed è arrivato a noi.
E’ una novità ciò che è accaduto per il Covid 19?  No, non è un fenomeno nuovo. 
Pensiamo al virus della AIDS.  L’ospite abituale era un tipo di scimmia che non si ammalava a causa del virus.  Ma il virus per fenomeni probabilmente legati al caso ha subito un cambiamento o come si dice in termini tecnici una mutazione.  La mutazione ha permesso al virus mutante di cambiare in parte alcune proteine del suo involucro esterno che potevano ora aderire a molecole della superficie delle cellule degli esseri umani.
Era stata creata la colla che permetteva l’adesione del virus HIV alle cellule umane e di entrarvi; il virus aveva fatto il salto di specie con tutte le conseguenze nefaste che conosciamo.  Era nata una nuova complessa malattia, la sindrome da immunodeficienza causata dal virus HIV chiamata AIDS; il virus HIV attaccando alcune cellule del nostro sistema difensivo causa una grave malattia progressiva e mortale.
Gli studi della medicina moderna sono stati in questo caso specifico molto positivi e hanno portato alla messa a punto di medicinali specifici che curano la malattia.
Un’ altra malattia molto grave è provocata da un altro virus mutato chiamato EBOLA che induce nell’uomo una malattia emorragica molto grave che causa spesso la morte dei soggetti infettati.  Questa malattia si è manifestata in Africa e al momento pare limitata ancora ad alcune zone dell’Africa dove causa epidemie locali con un gran numero di morti.  La malattia si manifesta con una febbre emorragica ed è stata identificata per la prima volta in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. La malattia al momento si manifesta con focolai epidemici che interessano regioni tropicali dell’Africa sub-sahariana. Il virus dell’EBOLA può essere acquisito entrando a contatto con sangue o fluidi corporei di un animale infetto (comunemente le scimmie o i pipistrelli della frutta). Le volpi volanti sono ritenute in grado di trasportare e diffondere il virus senza esserne colpite, ovvero senza sviluppare la malattia.
A causa della carenza di strumenti sanitari appropriati e di protocolli igienico-sanitari dovute alla povertà grave in cui vivono le popolazioni di quei luoghi, le epidemie su vasta scala scoppiano con più facilità nelle aree più povere ed isolate, prive di ospedali moderni e di personale sanitario addestrato.
Farmaci e vaccini contro il virus dell’EBOLA sono in fase di sviluppo e speriamo che si ottengano risultati positivi in tempi brevi
Ma torniamo al Covid 19.  Abbiamo detto che le mutazioni dei virus e i salti di specie dagli animali all’uomo non sono infrequenti. In particolare, non è la prima volta che un Coronavirus fa il salto di specie.  Alcuni anni fa un ceppo parzialmente diverso di Coronavirus causò una epidemia che prese il nome di SARS con moltissimi ammalati e molte vittime.
Ma cosa è cambiato da rendere così pericolosi questi salti di specie in tempi moderni?  Certamente non la natura dei virus, da sempre questi casualmente mutano e a volte passano all’essere umano.  Accadeva anche tanto tempo fa.  Quello che è cambiato è il contesto sociale umano in cui avvengono queste mutazioni virali e i salti di specie.
Mi spiego, facciamo un salto indietro nel tempo, migliaia di anni fa.  Il virus X mutava e infettava un uomo o una donna.  Questi erano componenti di un piccolo villaggio isolato dal resto del mondo la malattia indotta poteva essere non mortale e gli ammalati si riprendevano divenendo immuni e il virus non potendo circolare ulteriormente si estingueva.  Oppure la malattia era mortale e uccideva tutti i membri della tribù.  Il risultato finale molto diverso per gli esseri umani era invece per il virus uguale. La forma mutante si estingueva, perchè non poteva più trasmettersi ad altri esseri umani.  Rimaneva però la forma non mutante nella specie ospitante, la scimmia, il pipistrello, il pollo etc.
Oggi dicevo è cambiato il contesto in cui avvengono queste mutazioni virali e il salto di specie.  Tornando all’attualità, il Covid 19 è mutato e ha fatto il salto di specie all’uomo in una grande città della Cina moderna.  La provincia del distretto dell’Hubei dove si trova Uhang è densamente popolata con circa 60 milioni di abitanti.  La città ospita milioni di cittadini ed è dotata di moderni mezzi di trasporto locali, distrettuali, nazionali e internazionali.  L’aeroporto connette la città e la provincia con il resto del mondo.
Il Covid 19 fa il suo mestiere di virus e segue la sua natura come da tempi immemorabili.  Infetta, replica e si trasmette da un individuo all’altro. Nella maggior parte dei casi l’infezione non si manifesta con sintomi o con sintomi importanti, magari una leggera congiuntivite, febbricola, tosse e mal di gola.  Durante la fase senza sintomi gli individui si spostano nella città, nella provincia e fuori; prendono gli autobus, i treni e gli aerei.
Altre persone arrivano nella zona da altre parti della Cina e del mondo intero, poichè intensi sono i rapporti commerciali e gli scambi industriali e culturali con Europa, Asia, Stati Uniti e tanti altri paesi.
Il virus prende l’essere umano come mezzo di trasporto e viaggia con noi infettandoci e così si diffonde.  Nasce prima l’epidemia che poi si trasforma in pandemia da Covid 19.  Cioè la stragrande maggioranza dei paesi e degli stati del mondo sono colpiti dall’infezione.
Il Covid 19 però non si limita a dare una malattia passeggera.  In un certo numero di casi causa una grave polmonite interstiziale.  Il virus penetra nei tessuti polmonari, genera un’infiammazione con accumulo di liquido infiammatorio prodotto dai tessuti polmonari e l’ossigeno non passa più nel sangue.
Il paziente rischia il soffocamento se non viene ventilato o intubato e può morire.  Molti pazienti sfortunatamente non c’é l’hanno fatta e sono morti nonostante gli sforzi di medici e infermieri.  Le vittime in Cina sono state alcune migliaia e costituiscono circa il 3% degli infettati da Covid 19.
Oggi in Cina sembra che sia stata superata la fase critica grazie all’isolamento sociale.  Cioè le persone sono state obbligate a non circolare e rimanere in casa.  Poiché il Covid 19 viaggia con noi, se stiamo fermi a casa il virus smette di viaggiare e non può infettare altri esseri umani. Questo ha provocato l’interruzione della catena dei contagi e la malattia ha smesso di circolare nelle città e nella provincia isolate anzi direi sigillate della Cina.
La malattia però si diffonde altrove prima in Italia e poi in altri paesi europei.
Vi aggiornerò con altre riflessioni.

 

Foto di Pixabay; @emmagrau 

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