Comunicato stampa
Roma, 7 dicembre 2010

Se tuteli i consumatori non hai diritto a fare raccolta fondi con gli SMS Solidali. Con questa curiosa “motivazione”, i principali operatori della telefonia italiana, sulla base di un accordo interno tra aziende, hanno deciso di negare questa opportunità alle associazioni dei consumatori italiane. A scoprirlo, a proprie spese, è stata Cittadinanzattiva, che, per sostenere le proprie attività gratuite di tutela dei cittadini in ambito sanitario attraverso il Tribunale per i diritti del malato, sta realizzando, dal 6 al 12 dicembre, una settimana di raccolta fondi sui canali della Rai, con il sostegno del Segretariato sociale.

E proprio sulle motivazioni del diniego, Cittadinanzattiva ha inviato oggi formale richiesta di intervento alla Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni e a quella Garante della concorrenza e del mercato.

In particolare, Cittadinanzattiva ritiene altamente discriminatorio l’accordo tra gli Operatori che di fatto esclude le Associazioni dei consumatori dall’accesso a questa modalità di raccolta fondi, finalizzata ad un progetto specifico come richiesto dalla normativa vigente. Inoltre, tutte le Associazioni di consumatori sono messe sullo stesso piano ed addirittura equiparate a partiti politici; anziché valutare nel merito i progetti si determina una esclusione a priori. Infine, Cittadinanzattiva ritiene di essere stata danneggiata dal diniego ricevuto dalle compagnie telefoniche, in quanto sta procedendo ad una raccolta fondi con mezzi meno efficaci e soprattutto più onerosi per i cittadini che se vorranno, dovranno fare una donazione con carta di credito, bonifico o con bollettino postale, anziché inviare un semplice sms.

“Chiediamo quindi alla AGCOM anzitutto un intervento volto a fare chiarezza”, ha dichiarato Antonio Gaudioso, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, “così come di prevedere uno strumento normativo ad hoc, che colmi il vuoto legislativo che ha permesso agli operatori di autoregolamentarsi in maniera quantomeno discutibile”.

L’organizzazione ha inoltre richiesto alla Autorità di esprimersi in merito alla legittimità dell’accordo, di richiedere alle compagnie telefoniche l’acquisizione dell’accordo in questione e renderlo accessibile a Cittadinanzattiva e di farsi promotrice di un eventuale tavolo di lavoro che coinvolga gli Operatori, le Associazioni e la stessa Autorità e che abbia ad oggetto l’individuazione di criteri condivisi per l’assegnazione del sms solidale.

L’Antitrust è invece stata chiamata in causa al fine di valutare se le compagnie abbiano tenuto un comportamento lesivo della libera concorrenza, attraverso un accordo di fatto “di cartello”.

“Non ci spieghiamo quale possa essere il motivo di questa scelta, da parte degli operatori. Certo è alquanto strano che questo avvenga proprio per le associazioni dei consumatori, per chi da diversi anni sta lavorando affinché si attuino comportamenti trasparenti e nel pieno rispetto dei diritti dei cittadini. Le compagnie telefoniche sono stabilmente da anni nella hit delle lamentele dei cittadini. Sarà stato anche questo a suggerire questa strategia agli operatori?”.

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