A cura di Sandro Calari

Un gruppo di amici

Per chi non ci conosce Camminaemangia è un gruppo di amici (circa 23) con i quali dall’anno 2000 ogni mercoledì organizzo gite che durano tutta la giornata: passeggiate in Appennino, al mare, sui colli, o in visita nelle città vicine. L’intento è innanzitutto camminare, pranzare insieme con merende all’aria aperta o in trattoria a secondo del clima, conservare l’amicizia con movimento e convivialità.

Insieme coltiviamo l’amicizia

Facendo attività fisica e in tal modo combattiamo pigrizia e solitudine, tipiche dell’età della pensione. Tutti i mercoledì con qualsiasi tempo atmosferico siamo usciti, non ci hanno fermato le intemperie – col cattivo tempo abbiamo visitato mostre e musei – non ci ha mai fermato nient’altro.

L’ultima volta, un mese fa, siamo andati in gita al Parco dei Sassi di Rocca Malatina, i prati erano punteggiati di fiori primaverili, i cui nomi ripetiamo in questo periodo come fossero amici ritrovati ogni anno, le primule, le scille, i campanellini… c’era il sole, il panorama vasto, senza confini.

Mi sembra una visione lontanissima

Ho l’impressione di averla vissuta in un’altra vita, ora che ho come orizzonte solo i muri di casa. Quest’anno, proprio quando volevamo festeggiare i 20 anni di attività, siamo stati fermati da lui, il virus, nemico invisibile che sta bloccando il mondo e ha fermato anche le nostre uscite. Che fare? Come continuare a condividere attività motoria e socializzazione con il gruppo?

Ogni mercoledì appuntamento fisso

Con il gruppo in un atrio immaginario, nel quale idealmente ci si riunisce e dal quale si parte per una salita tramite le scale fino all’ultimo piano, ciascuno nel proprio palazzo, con ritorno con lo stesso percorso, senza deviazioni e scorciatoie (!!). Salita e discesa si ripetono più volte, così è assicurato un buon allenamento fisico. Durante il percorso si scatta una foto al panorama da una delle finestre dei piani, e si invia agli altri. In questo modo ciascuno ha scoperto angoli inediti che non aveva mai notato nel panorama circostante e condivide con gli altri le nuove scoperte.

Aperitivi virtuali

Mercoledì scorso ho organizzato un video-aperitivo via Skype con tutto il gruppo. Ho preparato il tavolino con gli aperitivi, le olive e i salatini, in modo che risultasse tutto ben visibile tramite il video e sembrasse pronto per ricevere anche loro, quindi virtualmente ho offerto bibite e spuntini. Hanno partecipato tutti al video- aperitivo, ognuno ha alzato il proprio bicchiere in segno di saluto, ciascuno dal proprio salotto, ma tutti insieme nel consueto spirito di gruppo. Ciascuno ha raccontato come trascorre la giornata in questo periodo, le voci a volte si sovrapponevano, ma la conversazione è risultata chiara e vivace, dalle loro storie ho capito che stanno bene, alcuni di loro si rendono utili aiutando i nipoti nelle lezioni scolastiche tramite le videochiamate.

Pronti a ricominciare

Ci siamo lasciati commentando che nessuno sa quando potremo incontrarci di nuovo, ma certi che nel frattempo continueremo ad allenarci salendo e scendendo le scale, per essere pronti a ricominciare.

 

Foto di Ophélie Authier


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